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MESSIAH COMPLEX NEW CD OUT NOW!

ZIG'D'BOMB

ZIG'D'BOMB, rilasciato nel 1997, è stata la nostra prima prova su cd. A distanza di tanti anni i 5 pezzi del disco suonano ancora freschi e spontanei,

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ZIG'D'BOMB, released in 1997, was our first cd. Despite the years, its 5 tracks still sound still fresh.

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Check out the video here above from our Youtube channel (in case accept ACTIVEX script)

I Temple of Venus nascondono nelle loro segrete stanze piccole e preziose gemme in grado di stupire con la loro delicatezza chi avrà voglia di cercarle. MUCCHIO SELVAGGIO

I risultati più che discreti ottenuti e in particolare l'efficacia del cantato - sempre all'altezza della situazione nel contrappuntare sonorità in bilico tra la neo-psichedelia Liverpooliana di Echo & The Bunnymen e le venature dark-wave di Cure e Sound - testimoniano la bontà della loro intuizione, in barba a tanti stupidi nazionalismi. FARE MUSICA

Ascoltare i T.o.v. è stato come fare un tuffo nelle atmosfere sonore della new wave inglese di qualche anno fa. Psychedelic Furs, Smiths,Cure e Simple Minds su tutti. EQUILIBRIO PRECARIO

Zig'd'Bomb è un bell'esempio di new wave dalle tinte dark, così com'era in voga negli anni '80. Una proposta 'contromoda' dunque, ma tuttavia capace di suscitare passioni intense grazie ad una serie di intriganti crescendo. RARO !

I Temple of Venus oggi giungono ad un suono moderno e scevro da facili paragoni, che richiama di sicuro della new wave, cantata in inglese, quella più riconducibile ai nuovi gruppi inglesi piuttosto che quella che riprende gli anni '80. ..... E' come se Lonardo e soci avessero passato tante burrasche senza mai mollare mai ma cercando di aggiornarsi sempre per non rimanere statici. MARBLE MOON

Una cover allegra e solare e un titolo impronunziabile (ispirato ad uno sketch del grande Mel Brooks) fanno da interfaccia alla prima uscita dei Temple of Venus che propongono, in questo lavoro, una gradevole miscela d’influenze New wave, punk e dark che rileva la loro devozione e ispirazione ai grandi nomi che hanno caratterizzato e onorato tali generi. La band va lodata per aver saputo rimodellare e ricucire su se stessi questi legami tanto da rimetterli a nuovo e riproporli secondo criteri più moderni e consoni all'attuale scenario musicale. Passiamo dunque all'analisi di questo "cocktail" con il commento dei brani: 

" I " - La prima traccia rappresenta idealmente quella linea sottile che separa l'ottimismo dal pessimismo, la spensieratezza dalla malinconia e il dubbio dalla sicurezza. E' l'irrisolto dilemma dell'essere o non essere che ci porta a riconoscere e identificare le nostre caratteristiche e le nostre sfaccettature ma ci conduce poi a ricrederci, capendo che forse ci conosciamo troppo poco (....this is a lie..). Mi sono da sempre piaciuti i finali col "La La La.........". 

SUNDAY AFTERNOON - martellante e trasgressiva questa track dal testo “unifrase” (Tonight it’s up to you) riconduce musicalmente e vocalmente allo stile di Billy Corgan e i suoi Smashing Pumpkins. Il brano è un valido interludio per le tracce successive.

STRAY TOASTERS – Magnetico e ipnotico questo brano è una slow song, apparentemente romantica, che nasconde delle liriche cervellotiche ispirate ad una serie di fumetti di Bill Sinkiewicz. In evidenza gli arpeggi di chitarra, il “solo” azzeccato e una buona interpretazione vocale che valorizza e gratifica il risultato finale. 

THIS MEANS NOT ME – Aleggia sulla band, ancora una volta, lo stile di Billy Corgan che si fa notare molto di più nell’interpretazione vocale che musicale. 

THE WARLOCK – L’ultimo brano conduce i Temple of Venus sui terreni musicali a loro più consoni. Un ottimo assaggio di rabbia malinconica che quasi fa da preludio a quanto la band ha poi fatto nel secondo cd. Ottimi i fraseggi di chitarra, gli arrangiamenti e la composizione generale del brano. Da riascoltare fino all’assuefazione….. www.THEHOLYHOUR.IT